La città di Urbino
Urbino, è una città di 15.411 abitanti, situata ad un altitudine di 551m s.l.m., si estende per 228 Km2 ed capoluogo di provincia insieme a Pesaro.
La città, che ha visto il proprio periodo di maggiore splendore nel Rinascimento, ha dato i natali a numerosi personaggi del mondo dell’Arte. Da Raffaello a Barocci, da Timoteo Viti a Fra Carnevale, per arrivare al contemporaneo Raphael Gualazzi. Un gioiello racchiuso da mura storiche e circondato da dolci colline che hanno ispirato anche il celebre Pascoli.
Cenni storici
Urvinum Mataurense, modesta città romana divenne un centro importante durante le Guerre gotiche nel VI secolo.
Nel 538 venne presa dal bizantino Belisario togliendola ai Goti. Pipino offrì Urbino al Papato, ma intorno al 1200 cadde sotto il dominio dei nobili che combattevano tra loro nel vicino Montefeltro.
Questi nobili avevano diretta autorità sul comune, ma esercitavano pressioni per la loro elezione a podestà, titolo che Bonconte di Montefeltro riuscì ad ottenere nel 1213.
Gli urbinati si ribellarono, formarono un’alleanza con il comune di Rimini e nel 1234 si reimpossessarono del controllo della loro città.
Nelle battaglie tra guelfi e ghibellini, i signori di Urbino, del XIII e del XVI secolo, erano capi dei ghibbellini delle Marche e della Romagna e si associavano con famiglie o città, invece che prendere parte con gli imperatori o con il Papa.
Il Ducato di Urbino
La nascita del Ducato di Urbino risale al 1443, quando papa Eugenio IV nominò Oddantonio da Montefeltro, duca di Urbino, città che si preparava a diventare uno dei centri focali del Rinascimento italiano.
Federico da Montefeltro
Il membro più famoso dei Montefeltro fu Federico, signore di Urbino dal 1444 al 1482, condottiere di successo, diplomatico abilissimo e patrono entusiasta di arti e letteratura. Alla sua corte, Piero della Francesca che scrisse sulla scienza della prospettiva, Francesco di Giorgio Martini, che scrisse il suo Trattato di Architettura, il padre di Raffaello e Giovanni Santi.
La corte brillante di Federico, attraverso le descrizioni di Baldassarre Castiglione ne il Cortigianointrodusse i caratteri del cosiddetto “gentiluomo” in Europa.
Cesare Borgia e gli anni del Ducato della Rovere
Cesare Borgia spodestò Guidobaldo da Montefeltro, duca di Urbino, e Elisabetta Gonzaga nel 1502, con la complicità del padre Papa Alessandro VI. Dopo il tentativo di Papa Medici, Leone X, di nominare un giovane Medici come duca, Urbino rimase parte dello Stato Pontificio, sotto la dinastia dei duchi Della Rovere.
Annessione alla chiesa
Nel 1626 Papa Urbano VIII incorporò l'indipendente Ducato di Urbino nei territori papali, dono dell'ultimo duca Della Rovere, ritirato dopo l'assassinio del suo erede, affinché fosse governato dal vescovo. La grande biblioteca fu spostata a Roma e aggiunta alla Biblioteca Vaticana nel 1657.
Luoghi di interesse
Palazzo Ducale, caratteristico per i torricini che ne delimitano la parte posteriore;
La Casa di Raffaello, che si trova nell’omonima via al civico 57, dove si può ammirare un suo affresco giovanile, oltre che gli ambienti e gli arredi della casa dove visse.
Il Duomo, di stile neoclassico dove all’interno si possono ammirare alcune tele di Federico Barocci.
L’Oratorio di San Giovanni e quello di San Giuseppe, entrambi in via Barocci. Il primo famoso per gli affreschi dei Fratelli Salimbeni, importanti esponenti del gotico internazionale in Italia. Il secondo ospita il presepe di Federico Brandani, di metà ‘500, capolavoro in stucco che riempe l’intera parete della cappella annessa alla Chiesa.
Cultura
Sede di una importante Università fondata nel 1506 con il decreto di Guidubaldo I e con la bolla di Papa Giulio II. La sua storia pluricentenaria la rende una delle Università più antiche d’Italia.
Questa è stata intitolata nel 2003 a Carlo Bo che è stato rettore dal 1947 al 2001 e ha fortemente influenzato la storia dell'Ateneo dandogli prestigio e nuovo impulso allo sviluppo.
Altri importanti centri culturali e di formazione sono inoltre rappresentati dall'Accademia di Belle Arti, dall'ISIA - Istituto Superiore per le Industrie Artistiche, dall'Istituto Statale d'Arte "Scuola del Libro" e dalla Scuola di Giornalismo.
Eventi e mostre danno vita inoltre ad una città sempre più orientata alla novità e all’innovazione. È così possibile avere un binomio vincente: il fermento della cultura si sposa e si fonda con la pace della natura.